Nel suo ultimo TikTok dopo Napoli–Juventus, il creator bianconero Luca Ortelli racconta di aver ricevuto “minacce” da parte dei tifosi del Napoli allo stadio. Il video è costruito come un tipico contenuto da social: inquadratura frontale, racconto in prima persona, montaggio serrato e una narrativa forte basata sull’idea del tifoso juventino che rischia solo per i propri colori.
Se però si ascolta con attenzione l’audio del TikTok, emerge un punto cruciale: nelle clip mostrate non si sentono chiaramente minacce rivolte a Ortelli, mentre la voce del tifoso napoletano – che parla con lui poco prima – risulta perfettamente udibile e riconoscibile. In altre parole, quando la scena è “normale” il microfono registra benissimo ciò che viene detto; quando si parla di minacce, invece, non c’è una frase nitida che confermi davvero il racconto.
Da fuori non possiamo sapere che cosa sia accaduto al di là di ciò che viene mostrato, ma possiamo osservare come il video insista molto sulla parola “minacce” senza offrire un riscontro audio altrettanto chiaro, mentre il montaggio, il tono e la scelta delle parole puntano a creare tensione, schieramenti e discussione. Proprio per questo il contenuto dà l’impressione di essere confezionato più per generare hype e far esplodere il dibattito tra tifosi che per documentare in modo rigoroso ciò che è realmente accaduto.
